Foto a destra Prof. Mattia Bencivenga consulente scientifico

Vivaio Caterina, di Bencivenga Caterina

 

Il Vivaio Caterina, seguendo le moderne tecniche di micorrizazione, produce piante di roverella (Quercus pubescens Willd.), leccio (Quercus ilex L.), farnia (Quercus robur L.), cerro (Quercus cerris L.), carpino nero (Ostrya carpinifolia Scop.), nocciolo (Corylus avellana L.), nocciolo turco (Corylus colurna L.), tiglio (Tilia platyphillos Scop.), cisto rosso (Cistus incanus L.), Pino da pinoli (Pinus pinea L.), pino d’Aleppo (Pinus halepensis L.), pecan (Carya illinoensis (Wangenh.) K. Koch), faggio (Fagus sylvatica L.), tiglio (Tilia platiphyllos Scop.) e castagno (Castanea sativa L.) micorrizate dal tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum Vittad.), tartufo nero estivo (Tuber aestivum Vittad.), tartufo brumale (Tuber brumale Vittad.), tartufo bianchetto (Tuber borchii Vittad.) e tartufo nero liscio (Tuber macrosporum Vittad.). 

Produce inoltre il nocciolo da frutto ottenuto per micropropagazione da varietà pregiate e successiva micorrizazione con Tuber melanosporum e Tuber aestivum

Le piante tartufigene, prima della collocazione nel mercato, vengono sottoposte a cernita per eliminare le piante mal formate e/o poco sviluppate in modo da omogeneizzare i lotti. Le piante dei lotti omogenei vengono sottoposte, presso l’Università di Perugia, ad analisi della micorrizazione per valutare  la presenza e l’abbondanza delle micorrize del tartufo dichiarato: per quelle ritenute valide sotto il profilo morfologico e micorrizico, viene rilasciato il certificato di micorrizazione. Le piante tartufigene messe in commercio sono sempre accompagnate dal certificato di micorrizazione e dal certificato di origine forestale della semente. 

Considerando che i tartufi raccolti in zone diverse mostrano una più o meno evidente variabilità genetica, il Vivaio Caterina è disponibile a produrre piante personalizzate cioè ottenute utilizzando, come inoculo, le spore del tartufo fornito dall’acquirente e raccolto nella zona dove verrà effettuata la piantagione. Tutto ciò per garantire una maggiore adattabilità alle condizioni ambientali del luogo d’impianto, conservare il genotipo locale di tartufo e ottenere una produzione di qualità e spesso più abbondante. 

Il Vivaio Caterina è dotato di personale specializzato capace di fornire consulenza scientifica per tutte le fasi di coltivazione delle diverse specie di tartufo, dalla scelta della specie di pianta simbionte e di tartufo, all’impianto, alla coltivazione delle piante tartufigene in campo, alla raccolta dei tartufi. 

A richiesta il Vivaio Caterina produce e fornisce dosi di inoculo da distribuire, al momento del trapianto, intorno alla piantina micorrizata.

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